Avete mai sentito la definizione colpo della strega? Viene utilizzata per descrivere una lombalgia acuta che si sviluppa nella parte bassa della schiena provocando un forte dolore.
Il soggetto che viene colpito lamenta di un’estrema rigidità data dalla contrazione della muscolatura lombare. Il malessere percepito spesso non permette il mantenimento della posizione eretta.
Scopriamo tutte le informazioni utili dedicate nell’approfondimento del Dottor Alessandro Carollo.
Le cause principali del colpo della strega
Una condizione di lombalgia acuta trova origine spesso e volentieri da uno sforzo brusco a carico della colonna vertebrale. Tra i più comuni svolti quotidianamente il chinarsi in avanti o sollevare pesi eccessivi.
Tra le cause responsabili del colpo della strega, oltre agli sforzi inappropriati, vi è anche l’esposizione dell’organismo a basse temperature.
In alcuni pazienti possono essere già presenti delle condizioni patologiche che amplificano e stimolano l’insorgenza del colpo della strega.
Tra queste:
- l’ernia del disco;
- l’artrosi;
- la discopatia degenerativa;
- la spondilolistesi.
- Altri fattori di rischio sono riconducibili ad uno stile di vita sedentario, il quale implica una condizione di sovrappeso e obesità, non permettendo alla muscolatura di mantenersi tonica ed elastica.
I trattamenti osteopatici come soluzione della lombalgia acuta
Per curare il colpo della strega, può essere molto efficace il ricorso all’osteopatia.
Il trattamento osteopatico può stimolare il corpo a ritrovare il proprio benessere riducendo le problematiche legate a questa patologia.
Inizialmente l’osteopata Alessandro Carollo effettuerà una corretta anamnesi attraverso la palpazione. Una fase essenziale per la riuscita del trattamento e per alleviare il dolore acuto nel paziente.
Successivamente, una volta individuata la tecnica più opportuna da applicare, l’osteopata interviene attraverso la terapia manuale. Essa prevede:
- manipolazioni cranio-sacrali;
- manipolazioni fasciali-connettivali.
- Le manipolazioni sono svolte in relazione alle strutture del sistema muscolo-scheletrico e psico-emozionale, per risalire alla causa dell’evento traumatico.
Al fine di attuare un’adeguata terapia, viene valutata non solo la parte lombare della schiena. Insieme a tutta la zona del bacino, dell’osso sacro e la parte degli organi e visceri addominali.
Verranno consigliati infine al paziente degli esercizi di stretching e di rinforzo della muscolatura, da svolgere in autonomia, per prevenire recidive e mantenere i risultati raggiunti.